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mercoledì 28 dicembre 2016

Addio Carrie Fisher, è morta la “stellare” principessa Leila



E’ morta a soli 60 anni l’attrice Carrie Fisher, l’indimenticabile principessa Leila della saga di Star Wars. L’attrice è stata colpita da un infarto il 23 dicembre scorso mentre si trovava su un aereo che da Londra la stava riportando a Los Angeles. Quindici minuti prima dell’atterraggio si è sentita male. Rianimata ancora a bordo del velivolo, le sue condizioni sono subito apparse critiche. Portata d’urgenza in terapia intensiva dell’ospedale Ucla Medical di Los Angeles, Carrie Fisher si è spenta ieri mattina alle 8:55.
A dare la notizia del suo decesso è stato il portavoce della famiglia, a cui sono seguiti molti messaggi di cordoglio dal mondo dello spettacolo.

Come sul set di Star Wars, anche nella vita Carrie Fisher ha dovuto superare molte battaglie.
Figlia d’arte (il padre era il cantante Eddie Fisher, la madre è l’attrice Debbie Reynolds) debutta giovanissima al cinema a soli 19 anni con la commedia Shampoo al fianco di Warren Beatty e Julie Christie. Ma è due anni più tardi, nel 1977, interpretando il ruolo della principessa Leila nella saga di Star Wars che Carrie Fisher entra nel mito. Scelta da George Lucas al fianco di Harrison Ford (Han Solo) appare sul grande schermo già nella prima trilogia fino a incantare i suoi fans anche nel recente episodio “Star Wars: il risveglio della forza”.


Il personaggio della principessa Leila ha in parte oscurato gli altri ruoli interpretati dall’attrice. Sono molti, infatti, i film di successo in cui Carrie Fisher ha recitato: The Blues Brothers, Harry, ti presento Sally, Scream 3, Charlie’s Angels – Più che mai, Maps to the Stars.
Eppure, il successo non le è servì a tenerla al riparo dalla lotta che si consumava dentro di sé. A 24 anni le diagnosticarono un disturbo bipolare della personalità. Un disturbo che Carrie Fisher non accettò e che la portò a diventare dipendente dagli stupefacenti fino all’episodio di overdose avvenuto a 28 anni. 

Anche le relazioni amorose sono state altalenanti. Sposata con Paul Simon, la loro unione durò appena un anno. Poi ripresero a frequentarsi, ma la loro relazione finì definitivamente nel 1991.
Battaglie nella vita, come sul set. Battaglie che ce la faranno sempre ricordare come la “stellare guerriera”. Addio principessa Leila.

venerdì 16 dicembre 2016

Marilyn Monroe, venduto all'asta per 25 mila dollari il suo ultimo copione



L’ultimo copione sfogliato e studiato da Marilyn Monroe se l’è aggiudicato all’asta un fortunatissimo fan per 25 mila dollari, venduto da Nate D.  Saunders Auctions di Los Angeles con base d’asta di 20 mila dollari.
La sceneggiatura è l’ultimo oggetto messo all’asta dell’icona pop. Nel novembre scorso, infatti, è stato venduto per 4,5 milioni di dollari il famoso abito indossato dall’attrice mentre cantava “Happy birthday Mr. President” a Jonh F. Kennedy, performance rimasta nella storia.


La sceneggiatura recentemente venduta all’asta può considerarsi “preziosa” per molti motivi. Prima di tutto, è stato l’ultimo copione studiato e maneggiato dall’attrice per il film “Something’s Got to Give”, rimasto incompiuto per la morte prematura e ancora avvolta dal mistero di Marilyn, avvenuta il 5 agosto 1962.
La seconda ragione è per le annotazioni apportate in matita da Marilyn: in ben 42 pagine delle 149 totali, si troverebbero non solo i commenti dei dialoghi o delle azioni da compiere sul set, ma anche alcune critiche sulle battute da recitare. Critiche, pare insistenti, che le sono costate, ad appena due mesi prima della morte, l’allontanamento dal set.


Infine una curiosità che riguarda il film “Something’s Got to Give”: secondo la rivista TMZ, il film non fu mai ultimato perché il co-protagonista Dean Martin (che interpretava il marito di Marylin Monroe) si sarebbe rifiutato di proseguire le riprese con un'altra attrice al suo fianco.

giovedì 15 dicembre 2016

Claudio Amendola, detenuto e regista per il suo nuovo film


Uscirà nelle sale cinematografiche italiane nel marzo 2017, distribuito da Eagle Pictures, il nuovo film diretto da Claudio Amendola, Il secondo della sua carriera da regista, 48 ore fuori. Il permesso prodotto da Claudio Bonivento. Tra il cast, anche Luca Argentero, lo stesso Amendola che si alterna tra la regia e la recitazione e la non più rivelazione Giacomo Ferrara che Amendola scoprì e apprezzò mentre girava un altro film di spessore, “Suburra”.
Dopo il debutto dietro la macchina da presa con la commedia “La mossa del pinguino”, (una sorta di Full Monty all’italiana), cambia genere e si butta sul noir, strizzando un occhio a situazioni western sottolineate dalla colonna sonora.
48 ore fuori. Il permesso, in cui il celebre attore romano unisce al genere noir un’analisi sociale contemporanea, è stato presentato in anteprima al Noir in Festival a Milano.

Claudio Amendola all'anteprima del film
al Noir in Festival

48 ore sono giusto il tempo che quattro detenuti del carcere di Civitavecchia possono trascorrere all’esterno delle mura della cella grazie a un permesso. Sarà un’occasione unica per loro per ritrovare se stessi e recuperare i rapporti interrotti a causa della detenzione.
Luigi, cinquantenne, è condannato di omicidio e, pieno di rimorsi e ormai senza identità, cerca di dare un senso alla sua vita. Donato, di anni ne ha 35, ma abbastanza per cogliere la crudeltà del destino. Finito in carcere, seppur innocente, per scontare la pena del reale colpevole cerca di dare una motivazione a una privazione così forte, forse più grande di lui. E poi ci sono due giovani, di estrazione sociale totalmente opposta, ma accomunati dal carcere di Civitavecchia: Rossana, di appena venticinque anni e figlia di una diplomatica, finita dietro le sbarre per spaccio di stupefacenti e Angelo, un ragazzo di borgata arrestato per rapina.
Quattro spaccati di vita distanti anni luce che Amendola accomuna e fa convivere grazie a un’idea comune: la speranza del futuro. Non serve a nulla a Rossana l’estrazione sociale benestante; il mondo patinato di origine non le risparmierà il carcere né la freddezza disinteressata e imbarazzata dei genitori. Capirà presto che la sua vita e il suo futuro dipendono da lei e da lei soltanto. Così come Angelo che, a differenza di Rossana, non ha neppure l’appiglio delle possibili raccomandazioni della “Roma bene”. Studia e si impegna perché il carcere è una lezione di vita. Perché in carcere ci si può finire. Ma dal carcere ci si può uscire. E non solo fisicamente…
Gli attori sono molto espressivi e calati perfettamente nella loro parte: Amendola rispolvera come attore una prova di livello al pari di quella espressa in “Suburra”, e soprattutto Argentero, completamente trasformato rispetto a personaggi da commedia interpretati precedentemente, appare particolarmente ispirato.
Scritto assieme a Giancarlo De Cataldo e Roberto Jannone, Claudio Amendola si propone con un film di spessore che va ben oltre all’apparenza, ma cerca di scavare in una realtà metropolitana apparentemente così lontana, eppur così vicina…

lunedì 12 dicembre 2016

"60 - 120. SESSANTA SECONDI. CENTOVENTI ANNI". CONCORSO PER NUOVI AUTORI DI CINEMA BREVE a cura di ISAF ACADEMY


Il 28 dicembre 1895 i primi cortometraggi di Louis e di Auguste Lumière vengono mostrati al pubblico di Parigi segnando una svolta indelebile nel mondo della cinematografia. Il 30 marzo 1896 il cinema raggiunge anche Milano. Inizia, così, anche in Italia l'avventura del cinema. Esattamente 120 anni fa.

E proprio per celebrare i 120 anni del cinema, l'associazione cinematografica ISAF Academy ha indetto il "Concorso 60-120. Sessanta secondi. Centoventi anni": 60 secondi come la lunghezza massima dei cortometraggi dei Fratelli Lumière e 120 anni come il tempo trascorso dalla loro proiezione. Il concorso è rivolto a giovani registi, filmakers e sceneggiatori, anche non professionisti, di età compresa tra i 18 anni e i 30 anni alla scadenza del bando, residenti sul territorio della Comuinità Europea. Per partecipare al concorso è necessario associarsi a Isaf Academy.

E' una sfida tecnica per filmakers: realizzare la versione attuale - non il semplice remake in chiave moderna, ma una rivisitazione creativa - di uno dei dieci brevissimi film proiettati il 28 dicembre 1895 all'evento del Salon Indien du Grand Café di Parigi. I cortometraggi dovranno avere esattamente la stessa durata del cortometraggio originale. Ogni partecipante può concorrere con un solo cortometraggio e, pena l'esclusione, è vietato incorporare nel nuovo prodotto fotogrammi dei film del 1895, anche in forma rielaborata. Il titolo del cortometraggio presentato dovrà essere uguale a quello del relativo film del 1895 (nella forma italiana indicata di seguito).
I cortometraggi potranno essere presentati entro e non oltre il 31 marzo 2017.

I dieci cortometraggi dei Fratelli Lumière del 1895 sono i seguenti:
1. L'uscita dalle officine Lumière - La Sortie de l'usine Lumière a Lyon
2. Il volteggio - La voltige
3. La pesca dei pesci rossi - La Peche aux poissons rouges
4.  L'arrivo dei congressisti... - L'arrivée des congressistes...
5. I maniscalchi - Les forgerons
6. L'innaffiatore innaffiato - L'arrosseur arrosé
7. La colazione del bimbo - Le repas de bébé
8. Il salto con la coperta - Le saut à la couverture
9. La Place des Cordeliers a Lione - La Place des Cordeliers a Lyon
10. Il mare (Bagno in mare) - La mer (Baignade en mer)

La giuria assegnerà tre premi: Miglior regia, Miglior sceneggiatura e miglior attore. Ai vincitori sarà data l'opportunità di iscriversi gratuitamente a uno dei corsi organizzati da Isaf Academy.


Alla sezione principale, è stata affiancata la sezione "60-120. Sessanta secondi. Centoventi minuti" a tema libero.
Possono partecipare giovani registi, sceneggiatori e filmakers di età compresa tra i 18 anni e i 35 anni alla scadenza del bando, residenti nel territorio della Comunità Europea, che abbiano realizzato un cortometraggio, un lungometraggio o un documentario a tema libero a partire dal 1° gennaio 2014.
A differenza della sezione "60-120. Sessanta secondi. Centoventi anni", è possibile concorrere con più di un'opera cinematografica. I filmati dovranno avere tassativamente una lunghezza compresa tra i 60 secondi e i 120 minuti, inclusi i titoli di apertura e di coda. Per partecipare al concorso è necessario associarsi a Isaf Academy.
Le opere cinematografiche dovranno essere inviate entro e non oltre il 31 marzo 2017.

I premi assegnati in questa sezione sono sei: Miglior regia, Miglior sceneggiatura, Miglior attore protagonista, Miglior attrice protagonista, Miglior colonna sonora e Miglior montaggio.

Il bando e il modulo di iscrizione ai concorsi "60-120. Sessanta secondi. Centoventi anni" e "60-120. Sessanta secondi. Centoventi minuti" sono pubblicati sul sito www.isaf.academy.

giovedì 1 dicembre 2016

Isaf Academy stringe un accordo con Koch Media

Koch Media diventa il distributore privilegiato delle opere prodotte da Isaf Academy

International Street Academy Filmakers (Isaf Academy) e Koch Media, società leader di produzione e distribuzione nel settore dell’intrattenimento digitale, hanno stipulato un accordo.

Isaf Academy è un’associazione cinematografica senza scopo di lucro che ha come missione la formazione dei giovani, ma soprattutto la produzione e la distribuzione delle opere cinematografiche e televisive che giudica di qualità con la finalità di incentivare e promuovere la cultura cinematografica e televisiva made in Italy.
Koch Media è una società che si è imposta sul mercato dal 1994 come produttore e distributore di opere multimediali (cinema, DVD, giochi e software). Nel settore cinema, in particolare, vanta una decennale esperienza nella selezione e distribuzione di produzioni indipendenti.

Il connubio è stato naturale.

Isaf Academy intende formare i giovani filmakers, produttori e autori di domani allo scopo di permettergli di trasformare un’idea in un prodotto cinematografico o televisivo.
Koch Media è il canale che permetterà a tale opera di essere distribuita e conosciuta.

La qualità, però, è fondamentale. L’accordo prevede che Koch Media abbia la facoltà di vagliare, in via prioritaria rispetto ai suoi competitors, le opere che Isaf   proporrà e di scegliere di distribuire soltanto quelle che ritiene possano essere innovative, meritevoli di attenzione…insomma, di successo!

L’accordo è una conferma per entrambe…Koch Media ha dimostrato ancora una volta di essere attenta alle opportunità che il mercato offre e, soprattutto, di essere sensibile alla cultura dei giovani e al mondo del no profit.

Isaf Academy, d’altro canto, ha dimostrato di puntare tutto sulla professionalità e sulla voglia di produrre!

sabato 17 settembre 2016

Che fine ha fatto Laura Palmer? (Forse) sta tornando a Twin Peaks…

Probabilmente è la domanda che i tantissimi fans della serie tv cult degli anni ‘90 Twin Peaks si sono posti almeno una volta ripensando a lei, Laura Palmer, la vittima più celebre del piccolo schermo.
Eppure la sua carriera di attrice non si è fermata. Certo, dopo Twin Peaks ci si aspettava, forse, che diventasse una delle star più quotate di Hollywood dato l’enorme successo riscosso dall’opera televisiva del geniale David Lynch. Ma non è stato così.
In alcune interviste, l’attrice Sheryl Lee (la “reale” Laura Palmer) ha confessato di aver avuto problemi di salute per ben quattro anni e mezzo e, di conseguenza, anche finanziari. La malattia, infatti, la rendeva stanca ed emaciata, due condizioni che poco si adattavano alle riprese sul set. Così, dopo aver girato Twin Peaks e Fuoco cammina con me (prequel di Twin Peaks) e con l’insorgere della malattia, ha visto ridursi gradualmente il suo patrimonio, tanto da dover vendere prima la sua casa per finire con i souvenir di Twin Peaks…
A partire dalla metà degli anni ’90 fino al 2014 ha collezionato diversi ruoli in film indipendenti e serie tv (alcune anche famose, come Dr. House, CSI: NY o Desperate Housewives) senza, però, che questi ruoli le ridessero quel posto nel mondo patinato immaginato dopo aver interpretato Laura Palmer.


Per ironia della sorte, è un po’ come se la sua vita e il suo destino fossero intimamente legati alla figura di Laura Palmer.
Nella finzione, lei, Laura Palmer era celebre nonostante le sue rare apparizioni durante la serie TV in Twin Peaks (senza considerare le riprese in cui Sheryl Lee interpretava il ruolo della cugina “gemella” Maddy Ferguson). Nella vita, Sheryl Lee, è rimasta celebre nonostante non abbia più ricevuto ingaggi che le permettessero successi al botteghino.

Ma non è solo per questo che i loro destini sembrano legati.
Dopo la bellezza di ben 25 anni, David Lynch e Mark Frost hanno ridato vita a Twin Peaks con una nuova stagione della serie Tv che uscirà negli Stati Uniti nella prima metà del 2017. Pochissimi i dettagli rivelati sui plot delle puntate. D’altra parte non poteva che essere così se si ha a che fare con l’enigmatico David Lynch. Si conoscono però altri dettagli: la terza stagione di Twin Peaks sarà composta da 18 episodi, negli States sarà trasmessa dalla rete statunitense Showtime, in Italia sarà distribuita da Sky.

Ma soprattutto si conosce il cast: rivedremo, tra gli altri, lo “special agent” Dale Cooper (Kyle MacLachlan), il padre di Laura Leland Palmer (Ray Wise), la madre Sarah Palmer (Grace Zabriskie), Bobby Brigss (Dana Ashbrook), Shelly Johnson (Madchen Amick) e lei…Laura Palmer (Sheryl Lee). Ci sarà anche Monica Bellucci (non è ancora dato sapere il suo ruolo).

Un cast d’eccezione…Ma è soprattutto il suo ritorno che i fans aspettano…

E forse anche lei…


E sarà sempre un caso, ma da quando ha ripreso vita Laura Palmer, anche Sheryl Lee ha ripreso vita. Uno degli ultimi film indipendenti del 2014 in cui ha recitato, The Makings of you (regia e sceneggiatura di Matt Amato), è in concorso al Harrisburg-Hershey Film Festival 2016. Sheryl Lee interpreta il ruolo di Judy, una donna conflittuale divisa tra la voglia di libertà, assaporata grazie alla relazione amorosa con Wallis (Jay R. Ferguson), e il rapporto con la sua famiglia. La madre di Judy, Margaret, altro non è che Grace Zabriskie, l’attrice che ha interpretato Sarah Palmer in Twin Peaks. Di nuovo madre e figlia. Di nuovo Laura e Sarah.

Il Cerchio si chiude ancora una volta…magari masticando quel chewingum che andava molto di moda…

venerdì 9 settembre 2016

Cinema2day: il Cinema a soli 2 euro!

In un blog dedicato al cinema non poteva certo mancare questa notizia sicuramente gradita ai tanti cinefili: ogni secondo mercoledì del mese a partire da settembre e fino a febbraio 2017 si potrà andare al cinema pagando solo 2 euro per il biglietto.
Dunque, le giornate in cui si potrà usufruire dell’ingresso a costo ridotto sono: 14 settembre, 12 ottobre, 9 novembre, 14 dicembre 2016, 11 gennaio e 8 febbraio 2017. Segnatevi le date!

La riduzione è valida per ogni film in programmazione ai cinema e per qualunque orario, fatta eccezione per le proiezioni in 3D, per le quali è comunque prevista una tariffa agevolata che sarà comunicata in cassa.



L’iniziativa, denominata Cinema2Day, è stata promossa dal Mibact (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo), in collaborazione con ANEM (Associazione Nazionale Esercenti Multiplex), ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali) e ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema).


Attenzione, però! Non tutti i cinema hanno aderito all’iniziativa Cinema2Day. Per scoprire quali sono le sale cinematografiche della vostra città che proiettano a costo ridotto ogni secondo mercoledì del mese, andate sul sito http://www.cinema2day.beniculturali.it oppure clicca qui.